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Primo episodio: I fuggitivi
testo di Maria Beatrice Masella illustrazioni di Claudia Conti
Bacchilega Junior, Dicembre 2022
Cara befana che giri di notte
vogliamo aggiustarti le scarpe rotte
e se sulle spalle ti pesa il fardello
vogliamo cucirti un ricco mantello.
Tu sei nei sogni di noi bambini
di quelli buoni e dei birichini
perché tu doni e non chiedi niente
non sei solo vecchia sei anche sapiente.
Stanotte però ti puoi riposare
non hai più bisogno di girovagare
stanotte siam noi che doniamo regali:
per te scarpe nuove e un paio di ali.
M.B.M
Patti trattati
arrendevoli abbracci
mediazioni dialoghi
passeggiate sui laghi.
Incontri gentili
lenti avvicinamenti
accordi intese
braccia distese.
Giochiamo alla Pace?
Si può tutti insieme
giochiamo al futuro
lo sguardo oltre quel muro.
M. B. M.
Con gli occhi sgranati
da domande stupite
i bambini ci guardano
mentre spegniamo le stelle
e piovono bombe
sui sogni ormai vecchi.
M.B.M.
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno né di notte,
né per mare né per terra:
per esempio la guerra.
La nave si infrange sullo scoglio
e le persone cadono in mare.
È naufragio per le loro speranze vive, per le nostre coscienze mute
è naufragio per la loro vita, per le nostre esistenze.
Si è rotta la nave e non li sappiamo salvare
si è rotto il mondo e non lo sappiamo aggiustare.
M.B.M.
Cara befana che giri di notte
vogliamo aggiustarti le scarpe rotte
e se sulle spalle ti pesa il fardello
vogliamo cucirti un ricco mantello.
Tu sei nei sogni di noi bambini
di quelli buoni e dei birichini
perché tu doni e non chiedi niente
non sei solo vecchia sei anche sapiente.
Stanotte però ti puoi riposare
non hai più bisogno di girovagare
stanotte siam noi che doniamo regali:
per te scarpe nuove e un paio di ali.
M.B.M
Palmo con palmo vogliamo trovarci
Toccarci nell’intimo e ritrovarci
Percorrere insieme lo spazio proibito
Centimetri metri il nostro infinito.
Vogliamo il silenzio dopo tanto parlare
Toccarci le mani camminando nel mare
Il cielo è vicino se noi stiamo accanto
Cercando il sentiero uniti in un canto.
Riprendiamoci i corpi la pelle il respiro
Battono i cuori riportiamoli in giro
Affrontiamo il mondo in un modo nuovo
Ascoltiamo la terra e gli animali di nuovo.
M.B.M.
Babbo Natale è proprio uno sballo
galoppa in auto e sfreccia a cavallo
trascina gran pacchi sulle sue spalle
sale sui monti poi scende giù a valle
scala i palazzi raggiunge i camini
per arrivare da tutti i bambini.
E Mamma Natale?
Ti guarda ti abbraccia si prende cura
con lei ogni giorno tu cresci sicura.
M.B.M.
La tigre nel mio giardino
Maria Beatrice Masella
immagine di copertina di Marlene Telljohann
Edigrafema, 2021
Taranto, 1960.
Margherita nasce nello stesso anno in cui viene posato il primo mattone dell’Italsider, a ridosso del rione Tamburi.
La sua famiglia è un microcosmo di Sud e Nord (suo padre è pugliese e sua madre è emiliana), e Margherita cresce di fronte allo Ionio ma all’ombra delle ciminiere, fra un mare caldo e accogliente che pare incontaminato e i fumi che incombono scuri sulla città.
Nuvole del tramonto
che rubate l’ultima luce
prima di sciogliervi
nell’aria calda della sera.
Fuggevoli e fragili
come speranze.
M.B.M.
Sardegna
Siamo alberi soli.
Allunghiamo rami spogli sull’acqua
le foglie ci hanno abbandonato
i germogli non vogliono tornare.
Affondiamo la linfa nella terra
e le radici cercano tracce
lanciando muti richiami.
Potremo incontrarci ancora?
Il sole scalda la corteccia prima del tramonto.
M.B.M.
Germania: costa a Warnemunde
È tempo di riprendere il cammino
Ritrovare i nostri passi e quelli lenti del vicino
Seguire le tracce di un futuro nuovo
Guardar le stelle come sorelle
Sentire le piante nel loro respiro.
Siamo tornati neonati per poter imparare
A rimetterci in piedi su appoggi leggeri
Per andare incontro e non calpestare
Attraversare le foglie più fragili la sabbia più fine
Farsi contagiare da un’aria strana e sottile.
Ci siamo svegliati vecchi e di nuovo bambini
Per comprendere meglio l’andata e il ritorno
L’esser natura nella natura
L’andirivieni dell’onda e la riva d’intorno
Il legame con l’altro e la sua orma sicura.
È ora di andare
Inspiro mare
Ascolto silenzio
Un passo dopo l’altro
A rinnovare il tempo.
M.B.M.
DAVANTI A QUEL MURO
testo di Maria Beatrice Masella, illustrazioni di Claudia Conti
postfazione di Paolo Lambertini, vicepresidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980
Bacchilega Junior, marzo 2020
Ernesto ha 15 anni, è in crisi con la scuola ed è innamorato di Ginni, la sua compagna di
scuola con i capelli blu. La scuola che frequenta è vicino alla stazione di Bologna e il ragazzo vi si reca spesso quando non va a scuola. Un giorno, nella sala d’attesa incontra uno strano ragazzo che legge il fumetto Ken Parker e che dice di provenire direttamente dagli anni ‘80. Questo incontro, sconvolgente per Ernesto,mette in moto tutta una serie di riflessioni e di cambiamenti: cosa è successo il 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna? Perché quello strano ragazzo afferma di venire dagli anni Ottanta? Quanto è importante la memoria e la storia?