In sogno mi è apparsa la prima parola: carezza. Mi sono chiesta perché.
È una parola piccola piccola, quasi non si sente. Rimanda a un contatto lieve che richiede attenzione, un misto di caro e tenerezza.
Mia figlia bambina mi chiese un giorno: “Perché i cani si annusano quando si incontrano?”. “Ne hanno bisogno per riconoscersi e per salutarsi, per loro è una specie di carezza”, risposi io. “E noi non ne abbiamo bisogno?”, continuò lei. “Sì, ma non lo sappiamo più fare. Siamo diventati ignoranti di contatto. In cambio, però, possiamo usare le parole”.
Carezze e parole: delicati contatti di conoscenza.
M.B.M.