Ho sognato di scrivere le mie parole più fragili, quelle scartate. Scartate come caramelle mangiate di nascosto, o come bambine messe da parte.
Per questo la prima parola scartata che voglio scrivere è sogno. Dove si sta molto vicini al sonno ma mai così lontani, una sola g di differenza e gli occhi si spalancano su un mondo di immaginazione e possibilità.
Solo una g e le bambine sono al centro, le caramelle sotto la lingua. Perché dormire quando si può sognare?
M.B.M.